Creme solari sotto accusa

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  1. MartinezMendez2
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    Studio: creme solari sotto accusa
    "Dopo qualche ora danni alla pelle"

    Cospargersi di crema contro le scottature
    potrebbe non essere sufficiente

    ROMA - L'unica prevenzione sicura contro scottature e tumori della pelle è la rinuncia a fare le lucertole sotto il sole a picco. Lo conferma uno studio dell'Università della California, che ha provato come le creme con fattori di protezione dopo circa due ore hanno effetto opposto a quello per cui dovrebbero servire. La ricerca, pubblicata sul Free Radical Biology and Medicine Journal, ha accertato che i filtri contro i raggi Uv, principi base della maggior parte delle creme solari, con il passare dei minuti non restano sull'epidermide, ma penetrano in profondità, lasciando del tutto indifeso lo strato superficiale della pelle. Non solo: creano le molecole responsabili dell'invecchiamento delle cellule.

    Quando la pelle è esposta al sole, spiega il chimico Kerry M. Hanson, che ha guidato il gruppo di ricerca, le radiazioni ultraviolette (Uv) sono assorbite dalle molecole della pelle. Come reazione si creano i radicali liberi, molecole molto attive, dannose, responsabili dell'invecchiamento perché in grado di reagire con parti delle cellule come le pareti, le membrane lipidiche, il mitocondrio e il Dna.

    Se i filtri contenuti nelle creme appena applicati sono in grado di ridurre la quantità di radiazioni solari che penetrano nella pelle (anche queste capaci di "innescare" i radicali liberi), dopo qualche tempo passano dall'epidermide in profondità e qui, invece che bloccare i raggi dannosi, ne aumentano l'effetto dannoso. I ricercatori californiani hanno infatti provato che tre dei filtri Uv usati più comunemente nelle creme solari (octylmethoxycinnamato, benzophenone-3 and octocrylene) con l'esposizione ai raggi solari producono essi stessi radicali liberi: in pratica, invece di evitare la formazione delle molecole responsabili dell'invecchiamento e delle malattie della pelle, aumentano il potere dannoso dei raggi Uv.

    "Le creme di protezione sono utili se usate correttamente - osserva Hanson - I nostri studi dimostrano che quando lo strato di solare è poco i filtri Uv fanno più male che bene". In pratica, per poter contrastare l'effetto delle radiazioni bisogna applicare un bello strato spesso di crema, in modo che quando la pelle ne assorbe una parte ne resti sempre parecchia in superficie.

    I dermatologi hanno sempre consigliato di ripetere l'applicazione delle creme protettive ogni due ore e comunque dopo il bagno o gli sport, che potevano portare via la crema. Un altro consiglio era di applicare le creme in anticipo, in modo che penetrassero nella pelle. Niente di più sbagliato, mostra lo studio dei ricercatori californiani, perchè se il solare penetra non serve più.

    E allora per contrastare i radicali liberi non resta che presentarsi in spiaggia con un bello strato biancastro di crema, una sorta di "tuta di protezione" il cui spessore deve sempre essere garantito. Tanto vale allora restare vestiti, oppure far valere il buon senso e stare all'ombra quando il sole è più caldo.

    www.repubblica.it/2006/08/sezioni/s...ari/solari.html
     
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    Come ho già commentato altrove... Prendersi i raggi solari senza protezione è peggio!!!
     
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